ILARIA ALPI

Era alla sua settima missione in Somalia come inviata del Tg3 quando, il 20 marzo 1994, Ilaria Alpi, questo il suo nome, viene uccisa a colpi di kalashnikov da un commando omicida. Aveva 28 anni. Con lei muore il suo assistente Miran Hrovatin.

Ilaria era una brava reporter e amava l’Africa, racconta chi la conosceva che aveva una vera passione per questo Paese dai mille volti, infinite potenzialità ed inspiegabili contraddizioni. Forse Ilaria aveva scoperto un traffico illegale di armi contrabbandate da una società italoafricana e per questo motivo è stata uccisa. Forse aveva capito che le guerre in Africa si combattono perchè c’è chi ci guadagna sull’odore della morte, sul sangue dei bambini e sulle gambe amputate dalle mine antiuomo.

E’ morta Ilaria e con lei se n’è andata l’integrità del nostro Stato che non ha cercato i suoi assassini ed ha recluso in carcere per 19 anni un innocente scrivendo una delle pagine più meschine della storia italiana. Omar Hashi Hassan è stato condannato per un omicidio che non ha commesso.

Servizi segreti, apparati nascosti del nostro Stato, governi e una giustizia corrotta hanno insabbiato l’inchiesta sull’omicidio di Ilaria impedendo di trovare il colpevole per proteggere chissà che cosa o chissà chi. Di certo non è stata protetta Ilaria ma d’altra parte chi se ne importa. Era solo una donna. Hanno risolto tutto incolpando un nero. A chi importa se un uomo resta in prigione 19 anni da innocente. Non importa a nessuno perchè era un africano, era povero ed era nero. Una donna e un nero, due vittime sacrificabili perchè prive di poteri forti che li proteggono.

Poi arriva lei, Luciana Alpi, madre di Ilaria. Dalla morte della figlia non ha smesso un solo giorno di combattere per cercare la verità. Fino a quando è volata in cielo il 12.6.2018. Quando è stata emessa la sentenza che dichiarava Hassan innocente e ne ordinava la scarcerazione immediata, Luciana l’ha abbracciato perchè sapeva che non era lui il vero colpevole. Quell’abbraccio ha decretato la giustizia sociale che Ilaria cercava e per la quale è morta. Una giovane donna, una madre e un africano contro un sistema di potere corrotto e malvagio. Noi di AURA vogliamo continuare quello che Ilaria ha iniziato e denunceremo sempre tutte le violazioni di diritti umani di cui verremo a conoscenza. Non ci faremo intimidire e porteremo avanti le nostre idee con la forza di Luciana per difendere tutti gli Hassan a cui viene negato un giusto un processo, tutte le donne uccise il cui colpevole non è stato trovato e tutti coloro i cui diritti vengono calpestati.

Diffondete questa storia affinchè non sia dimenticata, parlate alle vostre figlie di Ilaria Alpi e della passione per il suo lavoro, parlate loro di sua madre affinchè diventino forti come lei, raccontate la storia di Hassan e della sua voglia di sorridere nonostante sia stato vittima di un’ingiustizia.

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